Dormire è un atto di cura
- Maria Grazia Ragazzini
- 10 set
- Tempo di lettura: 3 min
Dormire è uno degli atti più semplici e naturali che facciamo, eppure oggi sembra diventato quasi un lusso. Viviamo in una società che ci vuole sempre svegli, connessi, produttivi. La sera ci portiamo il telefono a letto, scorriamo i social, guardiamo serie fino a tardi e, quando finalmente chiudiamo gli occhi, ci sembra di aver perso tempo. Eppure il sonno non è tempo sprecato: è il momento in cui il corpo si rigenera, il cervello fa ordine e la nostra mente ritrova equilibrio.
Mentre dormiamo, anche se da fuori sembriamo immobili, dentro di noi succedono mille cose. Il cervello archivia i ricordi, decide quali tenere e quali lasciare andare, pulisce le tossine accumulate durante il giorno. È come se facesse le pulizie di primavera ogni notte, preparando il terreno per una nuova giornata. Il corpo, nel frattempo, ripara i piccoli danni dei tessuti, produce ormoni fondamentali, rinforza il sistema immunitario. Persino la pelle approfitta del sonno per rigenerarsi: non a caso al mattino ha quell’aspetto più disteso e luminoso.
Quando dormiamo bene ci svegliamo con energia, più sereni e lucidi. È come se tutto filasse più liscio: i problemi sembrano più semplici da affrontare, l’umore è migliore, la memoria più attiva. Chi dorme abbastanza si ammala meno, ha un cuore più sano e un metabolismo più equilibrato. Il sonno influenza persino il peso: quando dormiamo poco il nostro corpo produce più ormoni che stimolano la fame e meno di quelli che ci fanno sentire sazi. Ecco perché, dopo una notte insonne, viene voglia di dolci e carboidrati.
Ma cosa succede quando il sonno manca? Anche solo una notte di riposo disturbato può rendere la giornata più difficile: ci si sente irritabili, distratti, lenti nel pensare e prendere decisioni. Se le notti insonni diventano frequenti, il corpo entra in uno stato di stress continuo. Aumenta il cortisolo, l’ormone dello stress, la pressione tende a salire, il cuore lavora più del dovuto. Il sistema immunitario si indebolisce e si diventa più vulnerabili alle malattie. Non solo: il cervello fatica a eliminare le proteine tossiche che, se si accumulano negli anni, possono aumentare il rischio di malattie neurodegenerative.
L’insonnia è un circolo vizioso difficile da rompere: meno dormi, più sei ansioso e nervoso; più sei ansioso, più fai fatica ad addormentarti. Per questo prendersi cura del sonno è un atto di gentilezza verso sé stessi. Non si tratta di contare le ore, ma di creare uno spazio di calma in cui il corpo possa lasciarsi andare.
A volte basta poco: mantenere orari regolari, ridurre la luce degli schermi prima di andare a letto, rendere la stanza più silenziosa e fresca. Si può trasformare la sera in un piccolo rituale: una tisana calda, qualche pagina di un libro, un momento di respiro profondo per lasciare andare la giornata. È un modo per dire al corpo: “adesso puoi riposare”.
Dormire bene è una forma di cura. Non è pigrizia, non è tempo perso: è un investimento sulla nostra salute e sulla nostra felicità. In un mondo che ci spinge a correre sempre più veloce, scegliere di chiudere gli occhi e concedersi quelle ore di silenzio diventa quasi un atto di ribellione. È un modo per ricordare a noi stessi che valiamo più delle nostre performance, che abbiamo bisogno di ricaricarci per poter dare il meglio.
La prossima volta che sei tentato di restare sveglio un’ora in più per finire una serie o scorrere ancora il telefono, prova a spegnere la luce un po’ prima. Lascia che la notte faccia il suo lavoro. Al risveglio ti accorgerai che quel sonno non ti ha rubato tempo, ma te lo ha restituito: sotto forma di energia, chiarezza mentale e quella sensazione di calma che solo una notte di riposo vero può dare.


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